Apologia
Art © William Whitaker
È tua volontà ch'io debba turbarmi e
impallidire,
Barattare il mio panno d'oro per un
rustico grigio,
E a piacer tuo tessere quella rete di
dolore
A ogni filo più lucente corrisponde
un giorno sprecato?
È tua volontà - Amore che amo così
tanto -
Che la Dimora dell'Anima mia sia un
luogo tormentato
Dove come drudi malvagi debbano
dimorare
La fiamma mai estinta, il verme che
non muore?
Si, se è la tua volontà, lo
sopporterò,
E venderò l'ambizione al mercato
comune,
E lascerò che il cupo fallimento sia
il mio vestito,
E che il dolore si scavi la tomba nel
mio cuore.
Sarà meglio così, forse, - almeno
Non ho fatto del mio cuore un cuore
di pietra,
Non ho privato la mia adolescenza del
suo ampio banchetto,
Non ho viaggiato dove la Bellezza è
una cosa sconosciuta.
Molti han fatto così; hanno tentato di
limitare
In rigidi confini l'anima che
dovrebb'essere libera,
Hanno percorso la strada polverosa
del senno comune,
Mentre tutta la foresta cantava di
libertà,
Senza vedere come il maculato falco in
volo
Passava su ampie ali nel sommo
dell'aria,
Diretto ove una ripida inviolata
altura montana
Catturava le ultime trecce della
chioma del Dio Sole.
O come il fiorellino è calpestato:
La primula, quello scudo d'oro
piumato di bianco,
Seguiva con occhi assorti il vagare
del sole,
Contenta se una volta le sue foglie
ne erano aureolate.
Ma certo è qualcosa essere stato
Il più amato per un breve tratto,
Aver camminato mano in mano
all'Amore, e avere visto
Le sue ali purpuree volteggiare una
volta nel tuo sorriso.
Ah! Anche se il satollo aspide della
passione si ciba
Del mio cuore di ragazzo, pure ho
sfondato le sbarre,
Sono stato faccia a faccia con la
Bellezza, ho conosciuto invero
L'Amore che muove il Sole e le altre
stelle!
~ Oscar Wilde ~
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~ Elton John "The one" ~
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